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Basile Elisabetta nasce in un paese della Calabria, nel 1955. Sin da tenera età gli piace disegnare, infatti tutti i muri di casa sono le sue tele. A volte non ha matite e gratta i muri con ferretti per far uscire fuori delle figure che lei vede. I genitori esasperati decidono di procurargli dei fogli bianchi dove finalmente si può sbizzarrire, finita la scuola media si iscrive al liceo ed in seguito all'Accademia delle Belle Arti conseguendo la laurea in scenografia. Non contenta della vita del paese parte lasciando per sempre la Calabria. Prima Napoli, dove crea un gruppo teatrale, poi Roma, qui frequenta Pedagogia, Milano dove incontra un gruppo di artisti e qui incomincia di nuovo a pitturare. Infine si trasferisce a Torino ed entra a far parte di un gruppo "gli amici della pittura" incominciando a esporre in tutto il Piemonte. Una brutta malattia ferma la sua salita, vinta la malattia ha finalmente il permesso dei medici a riprendere i colori in mano, ma quando incomincia a pitturare si accorge che è cambiato il suo modo di esprimersi adesso è decisa nei colori, nelle forme i suoi soggetti sono principalmente Angeli e tutto ciò che rappresenta la sfera sacra. Ogni suo quadro racconta una storia e tanti segreti che ha scoperto lungo la strada. Molto apprezzata, viene invitata in gallerie e mostre, inserita in libri e riviste d'arte. Elisabetta racconta, la sofferenza. È sempre in continua ricerca ed evoluzione, ama la vita anche nelle difficoltà. Sa cosa vuol dire avere una seconda possibilità e lei la sfrutta al meglio, godendo dell'arte e di tutto quello che la circonda, dando in tutto quello che fà, il meglio di se.

Purtroppo dopo pochi anni la malattia si ripresenta e questa volta in modo ancora piu' aggressivo, nonostante lei l'affronti in modo molto coraggioso non le da via di uscita. All'età di 67 anni lascia un enorme vuoto nelle persone che l'amavano e nel mondo dell'arte.

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